Con la presente le Segreterie Provinciali di CGIL, CISL e UIL, in persona dei rispettivi rappresentanti, intendono porre all’attenzione di tutti i Soci di Codesta Spett.le Società le seguenti circostanze, ritenendone tanto opportuna quanto doverosa la conoscenza.

Con la presente le Segreterie Provinciali di CGIL, CISL e UIL, in persona dei rispettivi rappresentanti, intendono porre all’attenzione di tutti i Soci di Codesta Spett.le Società le seguenti circostanze, ritenendone tanto opportuna quanto doverosa la conoscenza.

  • di ormai pubblico dominio la notizia per cui il rapporto tra il personale dipendente e l’Azienda sia connaturato da criticità e difficoltà che si profilano sempre più insanabili.

Per quanto i lavoratori abbiano dimostrato, nel tempo, disponibilità massima schierandosi al fianco dell’Azienda in ogni periodo di difficoltà manifestatosi negli anni, a prescindere dalla crisi epidemiologica da Covid-19, si stigmatizza che, ad oggi, la Proprietà persevera in comportamenti lesivi delle prerogative dei lavoratori tutti, violando deliberatamente e costantemente il CCNL di categoria nonché quanto previsto dall’art. 36 della Costituzione, oltre al sistematico svilimento dell’attività e del ruolo delle scriventi sigle sindacali.

In primis, non si esita a definire “cronico” il ritardo nella corresponsione degli emolumenti mensili da parte della vigente Amministrazione, prassi che si profila totalmente opposta rispetto alla precedente poiché si operava per il tramite dell’anticipazione bancaria.

Nel merito e così come risultante dai molteplici accordi intercorsi nel tempo tra il datore e le parti sociali, si stigmatizza che lo stipendio dovrebbe essere corrisposto ENTRO IL GIORNO 10 DI OGNI MESE (anziché il giorno 7, come da CCNL), ciò a conferma della comprovata elasticità più volte dimostrata dal personale dipendente.

Tuttavia, la mera stampa dei cedolini paga, indipendentemente dall’erogazione, avviene SISTEMATICAMENTE con minimo 7 giorni di ritardo dal termine ultimo concordato per il pagamento.

In secundis, si censura l’atavica carenza del personale, con particolare riferimento alle figure ASSISTENZIALI ed AUSILIARIE, con irrimediabile nocumento per la salute e la salvaguardia dell’ospite, unitamente all’aspetto igienico, essendone intimamente connesso.

L’ attuale situazione circa il Personale Medico presente, si caratterizza per la presenza di un Primario Medico e di DUE UNICI assistenti medici, che attualmente hanno il gravoso compito di gestire, quindi, le condizioni cliniche dei degenti, Che ad oggi sono presenti in struttura ben 53 pazienti., tale carenza di personale medico ha fatto sì che, per garantire comunque continuità assistenziale ai degenti, i Medici stanno effettuando da Febbraio, turni con un carico di lavoro inimmaginabili: anche BEN 270 ORE MENSILI .

Altra nota da segnalare è, la mancanza da circa tre mesi, della figura dello specialista NEUROLOGO e della figura del FISIATRA a rapporto part-time, un Centro di Riabilitazione per pazienti Neurologici ed Ortopedici ove MANCANO LE FIGURE PROFESSIONALI deputate alla “mission” per cui la struttura è stata accreditata: la RIABILITAZIONE del paziente che ci viene affidato.

Tuttavia, se la suesposta problematica sia tale da far presumere l’esistenza di ripercussioni a carico dei soli ospiti, in realtà è foriero di gravissime conseguenze anche a carico dei lavoratori.

Sul punto, anche l’istituto della BANCA ORE conferma l’esistenza di comportamenti lesivi delle

prerogative e dei diritti dei lavoratori a carico della Silba S.p.A.

In tal senso, si stigmatizza che l’Azienda. non solo non ha mai provveduto a menzionare nei cedolini le ore accantonate per lavoro supplementare/straordinario, in palese violazione del dovere di trasparenza nei confronti dei lavoratori a cui non viene rendicontato l’esatto ammontare delle ore ma, circostanza ancor più grave rispetto all’omessa menzione, non vi è stata mai alcuna corresponsione di (eventuali) importi dovuti a titoli di residui orari a credito.

Nella sostanza:

  • Non è mai stata corrisposta la maggiorazione (prevista dall’art. 21 CCNL);
  • Non c’è prova delle ore accantonate;
  • Non c’è possibilità di venire a capo dell’ammontare delle ore residue a fronte di eventuali riposi compensativi usufruiti;
  • Non c’è prova della corresponsione degli importi per residui orari a credito;
  • Non vi è prova, per l’effetto di cui ai punti precedenti, se siano mai stato versati i contributi

previdenziali per le ore accantonate.

A ciò vada ad aggiungersi che totalmente infruttuoso si è rivelato ogni tentativo di raffreddamento del conflitto così come dimostrato da quanto verificatosi successivamente ai recenti incontri tenutisi innanzi al Prefetto di Salerno.

Alla luce di quanto suesposto, non mancherà ai sig.ri Soci di Codesta Spett.le Struttura verificare ed accertare la particolare criticità della situazione di fatto per responsabilità attribuibili esclusivamente all’Amministrazione vigente, vicina al punto di non ritorno e tale da richiedere un intervento incisivo, stringente ed immediato, a tutela dell’interesse dei lavoratori e della parimenti importante salubrità dell’Azienda.

CGIL FP

CISL FP

UIL FPL

A.Di Giacomo

A. De Sio

A. Malangone

  1. Firme autografe omesse ai sensi dell’art.3 del D.Lgs. n. 39/1993
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