Contratto di fiume per il Sarno, l’allarme del consigliere comunale di Scafati, Michele Russo: “Dobbiamo evitare che resti una scatola vuota”.

Contratto di fiume per il Sarno, l’allarme del consigliere comunale di Scafati, Michele Russo: “Dobbiamo evitare che resti una scatola vuota”.

«Nell’ultimo consiglio comunale abbiamo votato a favore dell’avvio del Contratto di fiume, individuando nell’Ente del Parco Regionale del Sarno il soggetto capofila, con un’apertura di credito e di fiducia. Occorre lavorare a definirne i contenuti, ed evitare che resti una scatola vuota questa intesa tra i 12 comuni del Parco». Così Michele Russo, consigliere comunale di opposizione a Scafati. «Lo sviluppo sostenibile delle comunità sicuramente vede dei punti fermi nella concertazione tra i diversi soggetti istituzionali e nella visione condivisa con associazioni, comitati, cittadini. Quando poi parliamo di salvaguardia dell’ambiente, parliamo del Sarno, non possiamo che riconoscere, anche per formazione e per storia personale, la validità di un approccio che si basi sulla programmazione negoziata. I contratti di fiume concorrono alla definizione e all’attuazione degli strumenti di pianificazione di distretto a livello di bacino idrografico, quali strumenti volontari di pianificazione strategica e negoziata che perseguono la tutela, la corretta gestione delle risorse idriche e la valorizzazione dei territori fluviali, unitamente alla salvaguardia dal rischio idraulico». Poi l’affondo: «Con questa premessa, quindi, totalmente scevra da pregiudizi, anzi assolutamente favorevole all’approccio negoziale e concertativo tra gli enti, riteniamo doveroso sottolineare con spirito costruttivo come abbiamo fatto nel corso dell’ultimo Consiglio comunale, che allo stato non sono state rese note né una relazione preliminare, né un protocollo di intesa, atti che le linee guida regionali per l’attuazione dei contratti di fiume, prevedono come attività propedeutiche alla individuazione del soggetto capofila. E poi, ancora, ci sono il comitato promotore e l’assemblea di contratto?». Per Russo la delega all’Ente Parco quale soggetto capofila «anche per partecipare a bandi regionali, non può essere una delega in bianco, come si profila al momento. La concertazione e la programmazione negoziata sono altro. Sono discussione ed intesa sui temi concreti con tutti i soggetti in campo. In teoria quindi, siamo d’accordo sui contratti di fiume, in pratica ed intendiamo capire quali scelte e quali priorità si seguiranno ad esempio rispetto al Grande Progetto Sarno ed al tema degli allagamenti e del rischio idraulico che coinvolgono le nostre comunità in maniera vasta e la città di Scafati in modo prevalente. Riteniamo che su questi temi non possano esistere maggioranza ed opposizione , ma solo l’interesse della comunità , l’amministrazione comunale e l’Ente Parco sappiano che vigileremo costantemente sul percorso del contratto di fiume, per evitare che l’apertura di credito ad uno strumento privo di contenuti , allo stato, si trasformi in un’occasione perduta e se ce ne sarà data la possibilità siamo pronti a collaborare e fornire il nostro contributo di idee e di proposta».

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