IL CALORE E IL COLORE COTTOVIETRI AL CERSAIE DI BOLOGNA

IL CALORE E IL COLORE COTTOVIETRI AL CERSAIE DI BOLOGNA
STORIA, PROGETTO ED ENERGIA CREATIVA DELL’AZIENDA ALL’HAPPENING PER LA CERAMICA DI CARATURA MONDIALE
«Soluzioni tailor made per modellare le idee e cucire ambienti unici»

Salerno, settembre 2022 Una storia lunga quarant’anni in cui il grande pregio dei materiali è quello di poter essere personalizzati nelle forme, nelle dimensioni e nei colori.
Con lo slogan “Shape your ideas” Cottovietri torna al Cersaie, 39esima edizione del Salone Internazionale della Ceramica in programma a Bologna dal 26 al 30 settembre 2022.


In mostra (Hall 22, Stand A120) non solo formati e colori, ma idee, progetti, cotto su misura, mosaici nati con l’intento di “cucire” gli ambienti in modo sartoriale e unico.
L’idea di Cottovietri è quella di raccontare una storia attraverso i materiali, interpretare, non solo il gusto personale o la moda, ma l’anima di un luogo e di chi lo vive. Perché plasmare l’argilla assecondando un progetto preciso può dare vita e forma a soluzioni originali, esclusive, mai uguali una dall’altra. A sostegno dell’idea entra in gioco l’energia creativa dell’azienda, da sempre al passo con i tempi e le nuove tecnologie, senza mai dimenticare il patrimonio nelle mani dei maestri ceramisti.


«Esistono tanti modi per raccontare una storia, noi lo facciamo attraverso il cotto. L’interazione con clienti di tutto il mondo ci hanno insegnato che sono tante, tantissime, le direzioni verso cui andare. Basta scegliere insieme quale prendere. Tutto quello che ancora non c’è, possiamo realizzarlo, (quasi) senza limiti», spiega l’AD di Cottovietri Antonio Senatore.


Dopo la mattonella insetticida, quella social, la color therapy, le lastre fino a due metri, il contract, il tartan e il cplus, questa volta Cottovietri torna a Bologna con un nuovo cantiere creativo, uno slow living in cui la ceramica si conferma soggetto di un racconto in cui presente e passato si fondono per disegnare una nuova trama. Piastrella intesa come complemento d’arredo, crocevia tra sartoriale e artigianale.

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