La CISL abbandona il tavolo delle trattative e non sottoscrive il regolamento degli Affari Legali dell’ASL Salerno. Sottratte le premialità al personale amministrativo.

La CISL abbandona il tavolo delle trattative e non sottoscrive il regolamento degli Affari Legali dell’ASL Salerno. Sottratte le premialità al personale amministrativo.

La CISL in data 8 luglio ha abbandonato il tavolo della trattativa per l’approvazione del regolamento degli Affari Legali dell’ASL Salerno. Il regolamento nuovo approvato con la deliberazione n. 936 del 14/07/2022 ha cancellato il riconoscimento delle premialità al personale amministrativo di supporto alle attività legali dell’Ufficio legale. Di fatto un Robin Hood all’incontrario “togliere ai poveri per dare alle casse dell’Azienda”. Eppure fin dal 2015 l’ASL premiava correttamente, con i compensi legali delle cause vinte provenienti da terzi, e quindi non a carico

del bilancio aziendale, più di 30 dipendenti amministrativi del comparto dell’Avvocatura, della Contabilità generale, del Personale e dell’Assistenza accredita per la loro fattiva collaborazione al buon esito dei contenziosi giudiziari. Improvvisamente un cambio di rotta della Direzione dell’ASL – dichiara Pietro Antonacchio Capo Dipartimento Sanità per la CISL FP di Salerno – che ha prima accantonato, e poi non distribuito più le somme provenienti da terzi, premialità che ora si accaparra l’Azienda aumentando la propria percentuale dal 15 % al 30%. Un’azione di disconoscimento delle premialità che oltre a determinare una vera e propria fuga dei dipendenti amministrativi dall’Ufficio Legale, avrà da ora in poi anche una presumibile “collaborazione a scartamento ridotto degli altri Uffici” con conseguenze che deflagreranno sull’ottimizzazione della gestione del contenzioso. Il risultato eccellente finora raggiunto dall’Avvocatura dell’ASL si è avuto grazie ad un lavoro di squadra tra avvocati-dirigenti e personale degli uffici amministrativi, e la posizione che quei proventi ora passano alle casse dell’Azienda comporterà inevitabilmente un corto circuito delle attività. A nulla vale imputare una decisione in danno dei lavoratori trincerandosi dietro un parere sfavorevole della Procura della Corte dei Conti, parere mai inspiegabilmente ed immotivatamente fornito, perché la CISL aveva prospettato comunque una soluzione su come poter continuare ad erogare tali premialità che avrebbe evitato un grave pregiudizio nei confronti dei dipendenti amministrativi e sull’efficienza degli Uffici, ma nessuna decisione in questo caso, si è voluto prendere quando si tratta di premiare il merito e l’impegno dei lavoratori – conclude con rammarico Antonacchio.

Pietro Antonacchio
Capo Dipartimento Sanità Pubblica e Privata CISL FP Salerno

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