Pasquale de Cristofaro ed Alfonso Amendola il 20 luglio al “Gioco seri del teatro ..la ripartenza”

Pasquale de Cristofaro ed Alfonso Amendola il 20 luglio al “Gioco seri del teatro ..la ripartenza”

Conversazione sul teatro :la libertà di “essere” e non di “apparire”

Il palcoscenico del Museo Diocesano di Salerno,nell’ambito della rassegna “ Il gioco serio del teatro” ospita “Teatri di carta”, serata   promossa dalla collana teatrale “Corponovecento”. L’evento previsto alle ore 19 , ad ingresso gratuito, prima dello spettaolo “Omaggio a Campanile” del “Laboratorio Scena Teatro “ diretto da Antonello De Rosa ,Pasquale De Cristofaro e Alfonso Amendola, direttori della collana di teatro contemporaneo “Corponovecento”parleranno  di prestigiosi autori che si sono avvicendati sulle sue pagine, da Alfonso Gatto a Paolo Puppa, da Leo De Berardinis a Enzo Moscato, la collana intende promuovere un confronto senza pregiudizi e più che mai aperto a nuove sollecitazioni sul ruolo che la scena ricopre nella nostra vita.

Una chiacchierata sul pasato,sul presente e sul futuro del teatro ,visto da una prospettiva diversa, intimistica e senza pregiudizi,in cui sarà possibile vedee con occhi diversi la qualità e la grandezza delle opere teatrali, e le emozioni che loro danno allo spettatore, per capire come il teatro possa davvero cambiare la nostra prospettiva di vita.

Pasquale De Cristofaro svolge attività di attore e regista teatrale. In qualità di direttore artistico, ha diretto le rassegne, Teatro della Notte e Corponovecento sulla drammaturgia contemporanea. Come regista ha presentato numerosi spettacoli nelle maggiori rassegne o teatri italiani. Tra gli altri: Agamennone, con Renato De Carmine; Baccanti, con Francesca Benedetti e Vincenzo Pirrotta; Le confessioni di Sant’Agostino, letture drammatizzate con Franca Nuti, Virginio Gazzolo, Francesca Benedetti e Vanda Monaco; La ballata di Pinocchio di L. Compagnone con Michele Monetta; Episcopus, di P.Puppa con Francesco Silvestri; Malaluna, di e con Peppe Lanzetta e Vincenzo Pirrotta, premio E.T.I. Olimpici del teatro nel 2004 quale migliore novità del teatro italiano, Black out di Andrea Manzi con Mariano Rigillo e Peppe Lanzetta, Mediterraneo, spettacolo di teatro-danza sulla tragedia dei migranti, “La serva padrona” opera-lirica produzione Conservatorio “Martucci”, di Antonello Mercurio. Nel 2004 ha partecipato in qualità di regista-collaboratore, scenografo e costumista alla Biennale Teatro di Venezia con lo spettacolo Eumenidi, produzione Teatro Stabile di Brescia. Nel 2008, ha diretto nel Napoli Teatro Festival Italia, Opera di Periferia di Peppe Lanzetta. Nel 2018 per il Napoli Teatro Festival ha diretto “Sotto il Vesuvio niente” di Peppe Lanzetta. Ultimo lavoro in programmazione, “Gesù è più forte della camorra” di don Aniello Manganiello. Ha insegnato, in qualità di docente a contratto, materie teatrali in alcune Università e Conservatori italiani. Ha pubblicato, Lo sguardo indecente, sul teatro del primo novecento, www.transnapoletanateatro.it , sul teatro e la drammaturgia napoletana contemporanea e Le ali di Hermes, sul teatro e l’attore nel novecento, per le edizioni Plectica. Alfonso Amendola è professore di Sociologia dei processi culturali e Internet Studies presso l’Università degli Studi di Salerno, dove è vice Presidente del Centro Studi “Media Società e Comunicazione” e coordina il Laboratorio “Open Class Ateneo & Territorio”. Ha svolto attività didattica e di ricerca presso le Università di Barcellona e Skopije. Redattore delle riviste internazionali: “Funes. Journal of Narrative and Social Sciences”; “Shift. International Journal of Philosophical Studies”; “Scenario. Visual Culture Studies”; “Im@go. Journal of the Social Imaginary”; “H-ermes. Journal of Communication”. Per le Edizioni Rogas di Roma dirige la collana di scienze sociali “La sensiblità vitale” e per le Edizioni Meltemi di Milano dirige la collana di sociologia della cultura “I pescatori di perle”. È opinionista del quotidiano “Il Mattino” e collabora con i periodici “Alfabeta2”, “Gea Art” e “CostoZero”. Le sue ricerche si muovono lungo i crinali della contemporaneità seguendo cinque ambiti, in particolare, i consumi di massa generazionali, l’innovazione digitale, la progettazione culturale, le culture d’avanguardia e la sperimentazione audiovisiva.

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